LA MOTO

E’ sempre stata per me la “condizio sinequa non” per poter pensare ad un viaggio.

Tanto importante da condizionarmi nelle scelte nel caso non fosse stato possibile transitare con la moto nel paese interessato. Ho sempre curato nei minimi particolari e con attenzione estrema la sua preparazione pensando sempre alla buona riuscita del viaggio.

Preparare la moto è una cosa soggettiva, personale, pianificata in relazione al viaggio stesso. Sicuramente ha monopolizzato il tempo prima delle partenze, serate e nottate in garage per attaccare una tanica supplementare utile in quel tratto dove sapevo non esserci benzina, o rileggendo i manuali tecnici che con fatica ero riuscito ad avere per sfinimento dal concessionario. Non sono mai stato un grande appassionato di moto, ma del viaggio in moto. La differenza sembra impercettibile invece è smisurata.

Ho speso poco per il miglioramento estetico della moto e dell’abbigliamento, e ho fatto tanti km comunque, ho speso molto per visti e permessi.

Ho sempre raccontato del viaggio, ho sempre dato più spazio alle sensazioni, alle emozioni, non ho mai avuto la presunzione di scrivere come si prepara una moto tantomeno di spiegare come si fa un viaggio.

Spero di trasmettere, insieme ai miei collaboratori, un sentimento, che è la passione che ho nell’affrontare qualsiasi itinerario.

Alla moto devo i momenti più suggestivi dei miei viaggi, le difficoltà, gli inconvenienti, mi hanno fatto incontrare e conoscere genti speciali, mi hanno fatto crescere forse troppo in fretta, ma mi hanno arricchito tanto; ricordatevi che per affrontare un viaggio in moto, è a queste cose che bisogna adattarsi, prima di tutto......

Alcuni momenti dove bisogna sapersi adattare e mantenere la calma ............